domenica 21 dicembre 2008
Chi non muore... non muore
domenica 23 novembre 2008
E' un periodo molto impegnato, mi dispiace. Anch'io vorrei scrivere di più, ma non è il momento. Per chi ancora non lo sapesse, una decina di giorni fa sono arrivati i famigerati pezzi che mancavano per iniziare le prove della tesi. In questi giorni stiamo correndo per iniziare il prima possibile, ma, come prevedibile, ogni giorno ce n'è una: cerca i cavi per l'alimentazione, cerca i cavi dati, i pezzi sono un po' troppo lunghi, le tazze sono un po' troppo alte e via dicendo. Ora sembrerebbe che quasi ci fossimo. Va bene così: l'allestimento della prova è la parte più attiva della tesi, e quello che faccio in questi giorni è più che stimolante. Sono carichissimo.
Il lato più negativo del lavoro di questi giorni sono i bocchettoni del condizionatore del laboratorio che sparano aria gelida proprio sulla postazione su cui lavoro. Puntualizzo che il raffreddamento della stanza non ha scopi educativi ma è necessario perché i simulatori di anca e ginocchio, che producono parecchissimo calore, lavorino a temperatura non eccessiva. Fatto sta che mercoledì mattina avvertivo un certo mal di gola, che mercoledì pomeriggio avvertivo un certo malessere e che mercoledì sera avvertivo mammina che avevo la febbre a 38.7 (a lei ho detto a 38 in realtà). Dopo i 39.2 di giovedì e i 38 residui di venerdì, ieri niente febbre e oggi sto
discretamente. Speriamo sia passata, non vorrei perdere più di tanto tempo.
Domani il meteo, per il mio ritorno in società, prevede la neve: eh sì, il clima ideale per mettere il naso fuori di casa dopo 5 giorni a letto. E non ho ancora menzionato la principale privazione dovuta alla febbre: giovedì (39.2, ndr) gli studenti del 3° anno di Ing. Biomedica di Cesena hanno visitato il laboratorio. Io avrei dovuto spiegare in breve la mia tesi di fronte ad una platea adorante di giovani ragazzotte sconvolte dalla complessità del sistema di monitoraggio del fattore di attrito, dall'arguzia e dalla competenza di chi lo ha allestito, nonchè dall'indiscutibile carisma e dal fascino con cui egli stesso lo sta presentando. Lo scenario reale, invece, mi vedeva a letto, coperto finall'occhi e sudato fradicio per il pasticcone di Tachipirina.
Lo scorso finesettimana un troppo rapido blitz grossetano. Inizio elettrico: venerdì ore 17 arrivo a Bologna Centrale con il mio biglietto per l'Intercity delle 17.16 per Firenze Rifredi. Certo che il venerdì a Bologna in stazione c'è troppo casino. Poi tutti incazzati, e che sarà mai. Binario n.4, niente ritardo, perfetto. La gente a corsa da una parte all'altra, spinte, code. Mah. "Si avvisa la gentile clientela che i treni DA E PER BOLOGNA CENTRALE subiranno ritardi e cancellazioni causa guasto alla stazione. Ci scusiamo per il disagio". Presa. Spuntano 15 min di ritardo (quindi
17.31). Per ora la coincidenza a Firenze è salva. Ore 17.25: cambiano i pannelli luminosi: al 4 è previsto l'arrivo di un altro treno. Ore 17.27: l'altro treno non è ancora arrivato. Ore 17:27 e 1 ms: col cazzo parte alle 17.31! Ore 17:27 e 17 ms: tra 2 minuti parte un Eurostar per Firenze che era previsto un'oretta prima. Via a corsa al binario 8! Becco 2 ragazze con la giacca verde: "Salve, devo andare a Firenze, ho la coincidenza e un biglietto intercity, va bene?" - "Salga, salga". Deh. Scampata bella. Le poche ore a Grosseto erano salve.
Concludo sottolineando lo spessore umano del magico Ciccio Graziani che oggi a Guida al Campionato, quando in trasmissione si stava parlando di tutt'altro, esordisce così: "Un saluto doveroso al Grosseto, primo da solo nel campionato di Serie B!" Grazie Ciccio, voce fuori dal coro monotono di questi media che ci snobbano!
lunedì 10 novembre 2008
Tornare da ospiti laddove un tempo si regnava sovrani
Una piccola segnalazione? Ma sì, dai: foto da angolazioni pazze. Artro che vella mandria di rimbarcati che pinge la Torre in Piazza de' Miraoli a Pissa!
sabato 1 novembre 2008
Mi piacerebbe raccontarvi delle proteste qui a Bologna, di manifestazioni gigantesche, di occupazioni, ma non posso. Non vi ho partecipato. Ho fatto mio malgrado parte della maggioranza silenziosa. Et excrucior. L'Istituto Ortopedico Rizzoli non è universitario, niente protesta.
La fiammella dell'indignazione di un annetto fa si trasforma in un incendio l'altro giorno alla Coop sotto l'azione di un vento impetuoso levatosi dal banco del petto di pollo. Sono quasi le 7 di sera, sono rimaste una decina di confezioni. Mmm, 3 etti e mezzo, questo per una volta è troppo e per du volte un mi fa. Oh, 4 etti e mezzo questa va bene. L'occhio però mi cade su quella di sotto. E' l'unica che non presenta un cartellino tutto colorato con su scritto: "Alimentazione libera da OGM". Se lo saranno dimenticato. Ma anche il prezzo al kg è leggermente diverso, quindi nessun errore. All'improvviso mi scorre davanti tutta la lezione di bioetica: le pubblicità ingannevoli, gli scenari apocalittici di un esercito di pomodori e banane pronto ad assumere il controllo del Massachussetts, il vero nodo della questione, ossia i brevetti e le sementi troppo care. Indovinate quale confezione ho preso. E senza guardare il peso.
Infine un paio di consigli per gli acquisti. Ecco un video che ho visto stamattina. Il videoclip non è niente di che, il testo è simpatico ma niente di più, ma la canzoncina nel complesso ha il suo perché. Sarà il beat accattivante, sarà la sfiziosa voce sussurrata, sarà l'elettronica gentile alla Pet Shop Boys.
sabato 25 ottobre 2008
De lege CXXXIII
domenica 19 ottobre 2008
Bello questo prologo in medias res.
Ma questa settimana ce n'è una che evidenzia lo stato degenerativo raggiunto dalla società civile. Come dice Beppe Grillo, avevamo raggiunto il fondo, ora stiamo scavando. Ernie Chambers è un senatore democratico dello stato del Nebraska, in carica da ben 38 anni. Un bel giorno si alza e, perché no, decide di intentare causa a Dio. L'accusa è quella di aver diffuso la paura con le minacce terroristiche dei suoi seguaci e con le calamità naturali che si stanno abbatendo sulla Terra. Beh, per fortuna l'illuminatissimo giudice lo ha respinto. Incapacità di intendere e di volere del senatore? Rispetto del buonsenso? No, il motivo della respinta è che Dio non ha un indirizzo a cui notificare il procedimento. Ecco il link da repubblica.it. Per fortuna di lì e giù hanno un gran senso dell'umorismo, vedere la vignetta qui sotto per credere:
La satira americana è uno spettacolo: è un po' meno sofisticata dei nostri Crozza, Albanese e via dicendo ("sofisticato" nel mio linguaggio ha sempre un'accezione positivissima, eccetto quando si parla di vino), ma proprio per questo è più immediata. Ricordiamoci sempre che il pubblico a cui si rivolge è quello americano. Un po' di sano razzismo a volte è salutare. A riguardo, la redazione vi consiglia un programma di Rai Edu che va in onda il sabato mattina alle 9 su Raitre: Tv Talk. E' un programma in cui ospiti illustri e giovani laureati in Comunicazione (ho detto che "un po'" è salutare, di questi tempi poi) discutono del linguaggio televisivo basandosi sui palinsesti della settimana. Una delle finestre sulla tv estera del programma riguarda proprio i canali a stelle e strisce, e spesso si citano i programmi satirici, soprattutto in periodo preelettorale.
Ora che ho fatto il saccente con la digressione dotta posso anche narrarvi la mia prima partita di calcetto all'ombra delle due Torri con i ragazzi del Laboratorio. L'organizzazione è stata difficoltosa (la gente tira i pacchi all'ultimo), ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Effetto collaterale dell'emergenza organizzativa: eravamo in 11. Io finisco nella squadra di 5. Il campo, come quasi tutti di qui e su, era al coperto. Entrare in strutture di questo tipo presenta difficoltà non da poco: ci sono due porte una dietro l'altra, si deve aprire la prima, entrare nell'anticamera, chiudere la prima, e, finalmente entrare. Io, giovane ingenuo proveniente da una realtà prettamente rurale di campi all'aperto, non lo sapevo, quindi entro a bischero sciolto: la porta più interna sbatte con una violenza inaudita, attirando gli sguardi di tutti. O, so una sega io. In realtà non è stato quello l'unico momento della partita in cui l'attenzione era concentrata sul sottoscritto: il 3 a 3 finale è stato frutto di due goal e un assist da parte dell'extracomunitario maremmano, oltre a un palo colpito con un tiro violento dalla media distanza che ha fatto tremare l'intera struttura. Non male come esordio.
Quasi quasi mi dimenticavo: venerdì 6 dicembre i Subsonica suonano a Bologna per la modica cifra di 23 euri. E' evidente che ci vo anche solo, ma se qualcuno dei lettori del blogghe ha intenzione di accompagnarmi non è che lo mandi via. Il pacchetto comprende, a richiesta, ospitalità gratuita presso la redazione anche per tutto il weekend. Fatemi sapere così prendo i biglietti. Aderite numerosi.
mercoledì 8 ottobre 2008
E io ci sto
E io ci sto (R. Gaetano)
Mi alzo al mattino con una nuova illusione,
prendo il 109 per la Rivoluzione,
e sono soddisfatto un poco saggio un poco matto
Penso che fra vent'anni finiranno I miei affanni
Ma ci ripenso però, mi guardo intorno per un po' e mi accorgo che son solo,
in fondo è bella però è la mia età e io ci sto
Si dice che in America tutto è Ricco tutto è nuovo,
puoi salire In teleferica su un grattacielo e farti un uovo,
io cerco il rock'n'Roll al bar e nei metrò,
cerco una bandiera diversa senza sangue sempre tersa
Ma ci ripenso però, mi guardo intorno per un po' e mi accorgo che son solo,
In fondo è bello però , è il mio Paese e io ci sto
Mi dicono alla radio statti calmo statti buono
non esser scalmanato stai tranquillo e fatti uomo
ma io con la mia guerra voglio andare sempre avanti,
e costi quel che costi la vincerò non ci son santi
Ma ci ripenso però, mi guardo intorno per un po' e mi accorgo che son solo,
ma in fondo è bella però è la mia guerra e io ci sto
cerco una donna che sia la meglio
che mi sorrida al mio risveglio
e che sia bella come il sole d'agosto
intelligente si sa
ma in fondo è bella però è la mia donna e io ci sto
Beh, dopo tante facezie un post semiserio ci stava, no? Perché ho postato video e testo di questa canzone? Innanzitutto, citare Rino Gaetano fa fighissimo ed è molto di moda fra noi giovani. E fra tutte le sue canzoni geniali, questa ha un valore aggiunto: in alcuni punti è la fotografia della mia situazione.
Anch'io ogni mattina prendo la navetta A per la rivoluzione. Sì perché il trasferimento a Bologna ha molti tratti in comune con la rivoluzione: è portatore di grosse novità, richiede qualche sacrificio, ma ha un fine nobilissimo. Sempre nella speranza che mi serva per far finire i miei affanni (occupazionali). Certo, ogni tanto mi guardo intorno e mi accorgo che son solo: ho abbandonato molte delle certezze che mi accompagnavano, ho bisogno di costruirmene di nuove. Ma questo non mi impedisce di accettare la sfida e dire "Io ci sto". Anche perché, costi quel che costi, la vincerò, non ci son santi. L'ultima strofa, poi, è quasi profetica...
p.s. tranquilli eh, era solo una cosa così, per diffondere un po' di cultura e per fare un po' il sentimentale, ma si ritornerà presto a toni più consoni
p.p.s giusto stasera alla Coop... no, non vi anticipo niente... escluso il cane...
sabato 4 ottobre 2008
sabato 27 settembre 2008
mercoledì 17 settembre 2008
Speriamo che duri!
sabato 13 settembre 2008
Miscellanea
In breve, il poveretto non solo s'è asfaltato la caviglia per fare le capriole dopo aver marcato, ma s'è anche dovuto subire le prese per il culo dello spogliatoio tutto perché il gol è stato annullato!
giovedì 11 settembre 2008
Questa delle bici rubate l'ho già sentita
Questo è il sito di una pia organizzazione che combatte la compravendita di bici rubate nel modo più semplice possibile: vendendo bici legalmente e agli stessi prezzi di quelle rubate! Noi studenti fuorisede perseguitati, ma non abbandonati (chi mi indovina questa citazione c'ha il gelato pagato, non vale solo per una persona) ci accontentiamo di bici di poco conto, non ci serve la bici professionale a 50 euro! Insieme uniti un giorno sconfiggeremo l'Armata delle Tronchesi, ma dobbiamo volerlo tutti! Impegnamoci, ognuno nel nostro piccolo, comprando bici legalmente e sensibilizzando il nostro coinquilino!
domenica 7 settembre 2008
Segnalazioni da Bologna e dal mondo
Venerdì sera, sono circa le 11. La Bologna universitaria fa le prime prove di weekend autunnale. Si comincia a vedere un po' di movimento nelle stradine intorno via Zamboni, il terrone medio riprende la sua vita nordica in attesa del Santo Natale (all'inizio avevo scritto la parola "controesodo", ma la usano tutti in questi giorni, non mi accoderò certo alla massa (e ai compiacenti mezzi di comunicazione)). Quando ecco che, proprio in una di queste viuzze, si staglia in lontananza la figura carismatica del giovane (punk) fra i giovani: capello nero corvino liscio saldato alla testa, bianco come un cadavere, contorno occhi illuminato dalla pesante matita nera, ma, soprattutto, kilt!!! Non c'è niente da fa', quassù hanno tutto un altro passo.
Sabato mattina, invece, si guadagna la mia stima un ingegnoso vecchietto che passa in bici in strada Maggiore a folle velocità. "Pedala il nonno", penso. Il mio orecchio, intanto, è disturbato da un forte rumore di motore a scoppio, come di scooter, ma non ci sono cinquantini nei paraggi, solo la bici del redivivo Bartali. Bici che, solo ora mi accorgo, fuma dai pedali. Non ci credo neanche io lì per lì: il motore è montato sulla bicicletta!!! E' molto piccolo e compatto, di scooter non direi, forse di un tosaerba. Fatto sta che tira, cazzo se tira. Amici ingegneri, energetici soprattutto, prendete esempio.
E ora veniamo alle segnalazioni dal mondo. Partiamo da quello di cui molti di voi avranno sentito parlare (non ultimo il buon Napoli, che da alcuni giorni lo esalta come un mito, e ne ha ben donde): Ivan Ukhov, saltatore in alto di livello internazionale. Per i meno informati, il 22enne russo, da pochissimo lasciato dalla fidanzata, questa settimana partecipava ad un ricco meeting di atletica sotto casa di Giulio, a Losanna, nella opulentissima e neutralissima Svizzera. Ma il dolore per la separazione era per Ivan insormontabile, ci voleva della buona vodka russa per dimenticare. Sennonché la sua gara non era ancora finita. Il risultato? Beh, eccovelo.
L'ultima segnalazione della giornata è per un povero golfista vessato dagli animalisti. Tripp Isenhour (giudicate voi quale sia il cognome e quale il nome), professionista americano, stava girando una sorta di lezione di golf per un programma tv. Uno strano uccello comincia a svolazzare nei paraggi (circa 300 metri) emettendo un fastidioso gracidio. Il golfista (per spaventarlo, dice lui, per farlo al forno con le patate, dico io) si arma di mazza e gli scaglia una pallina. L'animale, invece, di spaventarsi, si avvicina. Il golfista insiste fino a quando... chiocca, rete! L'uccello stramazza al suolo centrato in pieno. La natura però a volte è capricciosa proprio, dispettosa direi quasi, perché lo strano uccello è una "poiana dalle spalle rosse" (di cui Albe è pregato di imitare il verso), specie iperprotetta. Il risultato è una condanna a 14 mesi da scontare con servizi sociali e cazzate varie. Secondo me non solo andava premiato per la brillante idea, ma anche per l'infallibile mira!!! Per completezza qui sotto trovate i 2 link a gazzetta.it
domenica 31 agosto 2008
Il punto sulla prima di campionato (lettrici perdonatemi)
sabato 30 agosto 2008
La "trivela" de Quaresma
Non è il solito video in cui si vedono i gol più belli di un giocatore (Quaresma, nella fattispecie, per dirla con Mario Venuti (chi non ricorda il magico "l'infedeltà è figlia dell'istinto naturale..." ?), autore di canzoni sottovalutate), che poi tanto sono sempre i soliti, ma una specie di documentario sul modo di calciare la palla con l'esterno che i portoghesi chiamano "trivela". Sembra che a Quaresma la cosa riesca discretamente. Chi ha dato almeno un calcio al pallone in vita sua non può non notare l'incredibile effetto che Quaresma imprime alla palla. Ma come straceppa fa a tirare e crossare così con l'esterno? Altro che effetto Magnus...
Avviso ai naviganti (web)
mercoledì 27 agosto 2008
Sulla mancata vendita dei diritti tv della serie A
martedì 26 agosto 2008
La connessione maledetta (sottotitolo: che fatica campà, non pensavo!)
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giovedì 21 agosto 2008
Contro la monotonia
Come postilla, una segnalazione: nell'ultima, sciagurata apparizione della nazionale di calcio olimpica (come si fa a perdere così!?), il commento tecnico era affidato al buon Beppe Dossena. Non mi ricordo se prima o dopo il gol del 3-2 del Belgio, l'ex-ala sinistra della Sampdoria campione d'Italia e della Nazionale, si lancia in un intervento quanto meno incauto: "Con l'ingresso di Abate, sulla nostra fascia destra abbiamo una situazione di uno-contro-uno platonica, nel senso di dichiarata" (cito a memoria). Mah. Giulio, te che sai molto più di me di filosofia, cosa avrà mai voluto dire l'ex-allenatore delle giovanili del Ghana? Cioè, il concetto calcistico è chiaro, e anche corretto, è la connotazione grecista che mi lascia perplesso. Chiunque sia in grado di illuminarmi è ben accetto. In caso contrario, mi rivolgo al Dossena uomo: anche se la carriera di allenatore non è stata ricca di soddisfazioni, non è detto che tu debba fare proprio il commentatore in tv, se la cosa non ti appartiene! O quanto meno pesa maggiormente gli interventi, che ne dici?
mercoledì 20 agosto 2008
Summery (crasi di summer summary)
venerdì 8 agosto 2008
Il Mora e il Tibe strapesi al Giglio in tenda
p.s. Grazie Marco e Valentina, avevate ragione: la spiaggia delle Cannelle era da vedere!!!
giovedì 31 luglio 2008
Brevissimo post per vantarmi della vita culturale felsinea
Ieri sera, da vero giovane intellettuale, sono stato con il mio coinquilino Simone a vedere "Full metal jacket" in lingua originale in piazza Maggiore (la piazza centrale di Bologna) a gratisse. Il film spacca, ma non dico certo una novità. In lingua originale, poi, è tutta un'altra cosa, come del resto la 500 è piccola ma la parcheggi dove ti pare. Tutto perfetto se non fosse stato per un ubriaco sfatto seduto accanto a noi che puzzava appestava (aiutato dal cane che gli sedeva accanto), e che, con insistenza crescente, parlava da solo ad altissima voce. In tutto il film ha detto 3 frasi: "No, non vi sedete qui, non c'è posto, non ci si passa più", rivolto a chiunque passasse nel raggio di 3 m; "ti impallino anche da 4-500 metri" (ispirato dal pezzo del film in cui l'ufficiale parla con i futuri marines del presunto assassino di Kennedy, che aveva imparato a sparare, appunto nei marines); "poi dice che non c'è lavoro: prendi la carta vetrata e svernicia la porta". Queste 3 frasi ripetute fra le 341 e le 537 volte in tutta la sera. "Benvenuto a Bologna!" ha sentenziato sardonico Simone guardandomi.
Let's get physical! (and polemical, that never guasts)
Detto del ritorno alle competizioni, apro una breve pagina polemica:
1. Scajola è un genio: complimentoni per la frase quanto meno incauta sulle persone morte nella costruzione della centrale. Sono d'accordo, è ovvio che lui non intendesse essere offensivo, ma, dati i precedenti (v. scorta a Biagi), un po' di cautela nell'esprimersi sarebbe opportuna.
2. Continua la mia crociata contro i giornalisti sportivi: le pagine (web) dei quotidiani sono piene di elogi alla Juve, la squadra più in forma, più tonica, più in palla. Contro l'Inter 2 tiri in porta: 1 gol e un doppio palo (tanto di cappello (eh Giulio, come facevo?) a Pinturicchio e alle sue basette) al 46'. Nessuno dico nessuno che abbia scritto del furto e dell'ennesimo trofeo che ci è stato sottratto a causa degli errori arbitrali: fuorigioco abbondantemente inesistente fischiato all'Imperatore solo contro Buffon ed evidente trattenuta da ultimo uomo sempre nei confronti di Adri lanciatissimo a rete non sanzionata. Che vergogna! Moggi non solo va in giro in TV a dire cazzate, è sempre qua e lotta insieme a noi.
3. Vista la bella prestazione dei 2 centrali sul gol di Iaquinta (Cambiasso va perdonato, lui il fuorigioco non lo fa mica mai, il mio pupillo Burdisso, invece, non ha giustificazioni) stamani mi ha chiamato lo Special One per sapere se potevo andare a fare il centrale per la Supercoppa: sarà bene che vada a correre anche domani.
p. s. come ho già detto al Macca, quest'anno l'Imperatore ci darà delle soddisfazioni, l'ho visto carico: se non fosse stato per la solita giacchetta nera e per la bravura di Buffon, ieri sera almeno un paio le purgava!
p. p. s. ma la citazione del titolo chi me la becca?
lunedì 28 luglio 2008
Prima di tutto, la casa
dopo l'ultimo sfogo personale, mi pare giunta l'ora di cominciare a raccontare un po' della mia gita a Bologna. Beh, la prima cosa da descrivere non può essere che la casa in cui abito. Non vi sto a tediare col raccontare tutti i casini vari per trovarne una che andasse bene a me e a cui io andassi bene; sappiate che ce ne sono stati, data la mia ben nota pignoleria e dato che gli studenti fuori sede a Bologna sono di molto sceglini (obiettivamente, come si diceva tempo fa con Ale, sono il coinquilino ideale, ma molti non l'hanno capito). Alla fine sono riuscito a trovare una sistemazione più che decente. La casa è in Porta S. Vitale, zona abbastanza centrale, ad un quarto d'ora dalla fermata della Rama per il Rizzoli. La zona non è malvagia. Il quartiere, come buona parte del centro, è invaso da pakistani/cingalesi. Non che questo sia un problema di per sé, ma il fatto è che le vie sono piene di alimentari e internet point: dico io, diversificate un po' la produzione, fatevi meno concorrenza, non so. Come faranno a campare tutti proprio non lo so. Nota di costume: sono tutti aperti dalle 8 di mattina alle 10 di sera, orario continuato, domenica compresa. Mah. Comunque io ne usufruisco poco, dato che ho la Coop a 10 minuti. Organizzandomi riesco a fare la spesa circa una volta a settimana. L'unico problema è il pane: non posso andare alla Coop solo per prendere il pane, mi sento scemo; i pakistani hanno solo baguette, che all'inizio è anche bona, ma poi fa caà; oggi pomeriggio ho provato la soluzione forno in strada Maggiore (dietro casa) ma diciamo che non è andata come speravo: 4.10 euroni al kg, la maiala di su ma. "Però almeno è bono", ho pensato. Maddiché! è gommoso come... no, non la posso scrivere, è troppo. Comunque è gommoso. Tra l'altro c'è scritto "toscano". Mah, a me quello toscano mi piace tanto, e questo fa caà. Dopo le coordinate della zona passerei all'appartamento. 3 singole spaziose, un ampio salotto, una cucina piccola, un bagno invidiabile, uno stanzino con lavatrice, oggetto oscuro con cui dovrò familiarizzare a breve. Come sapete, niente ADSL. I mobili sono un po' vecchi, ma tengono (quasi tutti). Ma la cosa più importante, senza la quale non avrei accettato, che risulterà determinante per la mia esperienza è che l'appartamento è TERMOAUTONOMO!!! Il prezzo è 350 euri spese escluse. Rassicuro tutti i pisani che staranno strabuzzando gli occhi: a Bologna è normale. Con i 2 coinquilini l'approccio è stato positivo: uno studente di medicina di 25 anni, Giuseppe, pugliese e un lavoratore di 30 anni, Simone, friulano. Probabilmente rappresentare il centro era nel mio destino. In casa l'organizzazione delle pulizie e dei piatti è efficiente ma molto elastica: ottimo. L'unica cosa che non capisco è che, invece di pulire una stanza a testa, quando ti tocca devi pulire tutti gli spazi comuni. "Almeno poi per un mese non ci pensi più". Però quella volta che coglioni, aggiungo io. Il passaggio più duro, però, è quello dalla spesa comune alla spesa individuale. Intendiamoci, era normale, anzi preferisco che sia così. Però che tristezza andare alla Coop e comprare 3 o 4 banane che sennò vanno a male! Belli i mi tempi, quando se ne comprava una quindicina tanto erano belline verdi!
giovedì 24 luglio 2008
Qui si fa la rivoluzione, contro Eugerio Centurione
p.s. chiedo scusa per il pippone, ma era uno sfogo necessario. E comunque ho tolto alcuni passaggi, chiedete ad Ale e Albe se non ci credete.
p.p.s. caro Euge, ci tengo a precisare che non ce l'ho con te, io ci credo anche che tu sia stato male, ma la prossima volta è sufficiente che tu mandi qualcuno a restituire i pc a chi ne ha bisogno.
domenica 20 luglio 2008
Le trasmissioni riprenderanno al più presto
nonostante il mio arrivo a Bologna facesse presagire un fiume di post per descrivere i primi giorni, avrete notato che tutto tace. L'unico motivo è la mancanza di una connessione internet in casa, dato che la wireless sprotetta che si beccava si è smaterializzata non appena sono arrivato io. Ora sono su una connessione debolissima, che salta ogni 2 minuti, quindi non mi posso spingere più di tanto nel racconto. Comunque spero che a breve risolviamo il problema alla radice mettendo una linea tutta nostra, ma dobbiamo ancora verificare che la presa del telefono nell'angolo della cucina sia allacciata: speriamo, altrimenti la veggo buia!
Continuate ad aspettare fiduciosi, prima o poi qualcosa arriverà.
A presto,
Luca