sabato 5 giugno 2010

Lo giuro, ne parlo solo all'inizio!

La redazione all'unanimità (come sempre, del resto) aveva deciso di non parlare più di calcio nei prossimi post (per un po'), ma la notizia che ha suscitato tanta ilarità nelle lunghe e grigie riunioni editoriali merita almeno un accenno: capitan Cannavaro ha firmato un biennale con l'Al Ahly, squadra dell'eccessivo emirato di Dubai. Lol è poco, neanche rotfl forse è sufficiente. Rivendichiamo lo Special One, Battisti, Mina, Bjorn Borg & co.
Eppoi un altro piccolo omaggio al nostro condottiero: riportiamo testualmente da gazzetta.it:
"‘Sono a Berlino, nel tuo stadio’
‘Com' è il Bayern, mister?’
‘Vinciamo 2-0’
Scambio di sms tra José Mourinho e Marco Materazzi, come mostrato dal vivo dal giocatore ad Andrea Elefante, giornalista della Gazzetta. Mourinho era andato all’Olympiastadion di Berlino una settimana prima della finale di Champions, per osservare il Bayern nella finale di Coppa di Germania."
Conoscevamo le sue doti, dopo gli ultimi due post saranno chiari a tutti i poteri divinatori del nostro ex condottiero. (Al Ahly, ma te ne rendi conto!?) Buona fortuna mister.

Basta, davvero.

L'argomento centrale del nuovo post (sappiamo che siete lì trepidanti da circa una settimana) è un panegirico compensativo (o compensatorio) (o compensato) a un cantautore sottovalutato dalla scena pop italiana. Un genio, un artista del significante che si sublima nel significato. Chi di noi non ha pensato "chi è quel demente col vestito elegante che balla (?) da cretino sulla base di quel suo tormentone che suggerisce, sagace, l'arrivo dell'Estate 2003?"? Ci sbagliavamo. Dopo un lungo percorso come frontman dei Denovo, band di culto della New Wave italiana targata anni '80 (su per giù c'è scritto così su Wikipedia), nei primi anni '90 Mario Venuti irrompe come solista sulla scena pop italiana con un primo album dalle sonorità brasilianeggianti. Dopo un secondo album di formazione, arriva il grande successo di pubblico della hit "Mai come ieri" (se non l'avesse cantata con Carmen Consoli, voglio vedè chi lo stracaava di pezza). Infatti, da lì in poi, la gente continuerà ad osannare la cantantessa (riguardatevi la storia recente di questo spazio) e a sbattersene i coglioni del poro Mario. Il successo vero arriva solo nel 2003, appunto. Ma da qui in poi la storia la sapete (arméno vesta, deh).
Vocalmente non troppo dotato, Mario si distingue, secondo la redazione, per la capacità di affrontare argomenti di ogni genere con un linguaggio morbido, luminoso, allusivo. A dire il vero, le idee libertine (si pensi all'elogio del tradimento "Nella fattispecie"), sono piuttosto lontane da quelle della redazione, ma il modo verboso e ricamato di esporle è quanto di più affine ai nostri gusti possa esistere ("Estendere la vita circoscritta all'anulare ha controindicazioni nel sociale", che ve lo diciamo a fa). La polemica osservazione della società di "Addio alle armi", la delicatezza nella descrizione del difficile amore del figlio gay nei confronti del padre poco accondiscendente (zipilla di elementi autobiografici, credo) di "La verità dei limoni", sono solo due esempi delle vette letterarie raggiunte dal buon Venuti (non a caso ho scelto due capolavori dissimili nel contenuto, ad evidenziare l'ampiezza picco-picco del segnale della sua maestria).
Se a questo uniamo alcune analisi psicologiche raffinate che non possono non colpirici nell'individuale ("Quanto tempo abbiamo perso inutilmente, seguendo dei percorsi inevitabili" è il riassunto perfetto di circa 3 anni della mia vita, ma il lettore può trovarne di proprie) abbiamo il quadro completo di un ricchissimo cantautore.

Bene, detto ciò, un paio di cazzate.
Video n. 1: per la redazione è duro da digerire, ma è impeccabile sotto molti aspetti. In più fa sdraià dalle risate.
Video n. 2: fa sdraià dalle risate e basta, non c'è niente da dire. Se non il consiglio di sfogliare i video correlati. 10 minuti boni di risaie.

E tra poco... giapponese! (Tra poco una sega: Gianni ha prenotato per le 21.30 e so le 18.26) Alla faccia di chi non ci vole venì!