Se è vero che la fantasia salvaluomo e che la fantasia è libertà, è vero anche che non dovrebbe essere lo strumento di base utilizzato dai giornalisti sportivi italiani per la descrizione delle partite. Un conto sono i commenti tecnici, un conto la cronaca (anche se l'orizzonte è diventato nebbioso e sfumato). Se poi proprio la vuoi commentare, almeno non scrive le cazzate. Tanto, comunque, ci pensano i commentatori.
Io vi dico come l'ho vista io. Ovviamente non farò la cronaca, ma un commento tecnico.
Partiamo dal presupposto che è successa una cosa epocale: l'Inter ha vinto una partita di cèmpionz contro una grande del calcio europeo. Epocale sia perché l'Inter è l'Inter (4 anni e mezzo di dominio nazionale assoluto non possono cancellare di botto quasi 20 anni di prese per il culo), sia perché l'Inter è una squadra italiana che ha battuto la più forte squadra inglese (non lo dico con intento patriottico, giammai, piuttosto con intento statistico). Ora parleremo del modo, ma il risultato è di per sé rimarcabile.
La partita.
C'era almeno un rigore grosso come una casa per il Chelsea per l'intervento di Samuel su Kalou. Qualcuno rammenta una trattenuta di Motta (inguardabile, non l'ha mai vista) su Ivanovic (gran bel terzino, difende e spinge): un me la ricordo, può darsi, senz'altro sarà stato rigore.
La prima mezzora del primo tempo è stato un incubo e un déja vu allo stesso tempo: c'hanno messo ai paletti, c'hanno stiacciato. Perché i giornalisti, il giorno dopo, non se lo ricordano o, al massimo, parlano di supremazia territoriale dei blues? Mah nini, io ho avuto un caaccio... se per voi era supremazia territoriale, meglio così (penso comunque di aver visto meglio io).
Nella prima mezzora, però, c'è stato anche un episodio sublime: azione verticale Motta-Sneijder-Monte dei Paschi, dribbling secco sul Fedifrago, (detto anche "L'amico che tutti vorrebbero avere") e 1-0. Il nuovo soprannome del Principe deriva dal vecchio detto: "Darla a lui è come metterla in banca". Fa salire la squadra come Kenneth Andersson, crea spazi come Iaquinta, purga come Inzaghi. Perfetto. Ancora scusa per i miei dubbi estivi.
Nell'ultimo quarto d'ora ci siamo un po' ripresi e da lì in poi la sfida è stata quasi pari. Alla fine anche noi abbiamo avuto le nostre occasioni, Eto'o l'ha sbagliato bello (ma non posso criticare una punta che corre come una belva, è un leader, gioca con il piglio giusto, gioca per la squadra e, soprattutto, è uno che di cémpionz se ne intende (cosa che ci mancava come il pane, hai voglia a dì)), Maicon non è entrato in porta col pallone per via di uno stop venuto male.
Nel secondo tempo, le cose sono migliorate ancora con l'inserimento di Balotelli. Secondo me, non tanto per il talento di TurboMario, quanto per la grande idea dello Special One: mettere un giocatore largo a destra a puntare Malouda. Già, Malouda. Quello che 3 anni e mezzo fa conquistò il rigore che portò in vantaggio la Francia nella finale di Berlino. Già, perché il suo ruolo naturale è quello di mezzapunta o ala sinistra. Ma stasera gioca terzino sinistro, a causa degli infortuni di Cole e Zhirkov. Ruolo per lui inedito, o, forse, quasi. Non è certo un giocatore di copertura. Cazzo, Mou è un genio. Peccato che Malouda giocava in quella posizione da almeno un'ora. Non ci se ne poteva accorgere prima? La redazione se n'era accorta prima ancora del fischio d'inizio. Che poi non c'era mica bisogno di mettere Balotelli (che di sicuro non farà l'ala da grande). Abbiamo la fortuna di annoverare nelle nostre file quello che è quasi universalmente riconosciuto come il miglior terzino destro del mondo, tale Maicon Douglas Sisenando. Ci voleva tanto a dirgli di puntare Malouda fisso? Invece no, noi si vole sfondà al centro. Comunque, da quando hanno detto ha Maicon che è forte, lui si sente autorizzato a non cercare il cross (come dovrebbe fare un terzino della sua caratura) (tra l'altro in area ci sareberro il Principe e il Leone ad attenderlo a braccia aperte, e poco fuori ci sarebbe Wes pronto a raccogliere l'eventuale respinta corta) (non ci sarebbe difesa che tenga), ma il tiro, accentrandosi tutte le sante volte. Contenti voi... Comunque, in mezzora Balotelli ha puntato Malouda 3 volte, risultato: un cross e due falli del nostro. Avendo cominciato dall'inizio della partita a fa questo ruzzino, Malouda a mala pena finiva il primo tempo: o lo buttava fori a lo cavava il sor Carletto (e voglio vedé chi ci metteva, se gli manca uno ci posso andà io) (tra l'altro sarebbe il mi ruolo naturale).
Ora un po' di polemica con i giornalisti.
Questa storia di Malouda è paradossale. Innanzitutto, tutti ad esaltare Ancelotti per la grande idea: voleva tener basso Maicon inserendo un'ala al posto di un terzino. O, ma uno che avesse detto le cose come stanno: c'era artro che lui. Belletti ancora non è a posto fisicamente, e poi è un terzino destro. Quindi, nessuna alternativa a Cole e Zhirkov. Poi tutti ad esaltare Mou, che ha rischiato inserendo anche Balotelli (questo glielo riconosce anche la redazione, la mentalità di cercare di arrotondare il 2-1, seppur rischiando, è giusta). Ma nessuno che chieda spiegazioni per il ritardo. E nessuno che parli della prima mezzora.
La chiusura va di diritto alla cattiveria agonistica del Cuchu in occasione del goal decisivo: che grinta, che rabbia, che capacità tecnica, che sagacia tattica, che immense palle cubiche ha il nostro futuro capitano! Purtroppo per lui, il giorno del passaggio di consegne è verosimilmente lontano: finche il Tractor continua a fare il tractor (e pare averne intenzione ancora a lungo) si deve accontentare dei gradi di idolo assoluto.