domenica 18 luglio 2010

Ripartono le storiche campagne del blogghe

Sì, obiettivamente c'è voluto un po' a maturarlo, in realtà è un'idea di cui in redazione si è spesso discusso, ma mancava un po' di materiale che validasse la teoria e che contribuisse a spiegarla. A dire la verità, il reperimento degli esempi non è stato poi così complicato: bastava che la redazione frucasse nei cassetti della memoria di gerryscottiana memoria (perlappunto) e nelle bacheche dei vostri profili fb.
La campagna che vuole lanciare oggi il blogghe va contro lo scempio a cui assistiamo ogni giorno: l'utilizzo scriteriato e degradante delle citazioni. Un titolo opportuno, sebbene non oltremodo illuminato, per questa campagna potrebbe essere "CITAzioni", dato che "l'arte di riportare parole dette, scritte o cantate in precedenza da altri, astraendone il significato dal contesto originale e inquadrandole in quello attuale senza travisarne il senso generale, al fine di spiegare, supportare o, semplicemente, asserire un concetto" (virgolettato avente valore di definizione) è oggi bistrattata da primati non umani ma, ahinoi, aventi diritto di parola. Per entrare nel dettaglio, serviamoci di alcuni esempi.
  • "L'essenziale è invisibile agli occhi" da "Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry: stilema conciso, sacrosanto, poetico nella costruzione, insomma un candidato perfetto per una citazione. Troppo perfetto. Ormai sfocia nel dozzinale. Lo citano tutti. Un disastro. La banalità è il primo nemico della citazione atta a suscitare merevigliato interesse nell'ascoltatorebarralettore.
  • "I venticinque lettori" di Manzoniana memoria: il peccato di questa citazione è simile al punto precedente (probabilmente è l'introduzione più nota in assoluto), con l'aggravante della possibilità circoscritta di utilizzo. Stucchevole, infatti, risulterà quell'introduzione che riporterà questa falsa modestia (unica pecca del libro sacro "Teoria dei segnali" di Marco Luise, altresì perfetto).
  • "Se un uomo non è disposto a rischiare qualcosa per i suoi ideali, o i suoi ideali non valgono niente o non vale niente lui" di Ezra Pound: citare la frase più arcinota di Pound ti farà apparire più fascista? O forse ti farà apparire un fascista colto? Si trova su qualsiasi forum di ultras, le citazioni vere sono nascoste nei libri o nelle canzoni.
  • "Libertà non è star sopra un albero, libertà non è il volo di un moscone, libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione" Booo, cazzo, la sai te la curtura, eh! Sai anche a memoria le canzoni di Gaber, allora le sai tutte davvero deh! Putroppo la so anche io, che conosco 2-3 canzoni di Gaber e che non voglio fare l'alternativo, oltretutto colto, al contrario di te.
  • "Lentamente muore" di Pablo Neruda. Che immenso paio di coglioni! Non se ne pole più! Questo poveròmo unn'ha fatto artro che arrovellassi ir cervello tutta la vita e te sai artro che questa poesia che la sa anche ir maiale! Esistono miliardi di libri, miliardi di canzoni, milliaia di filmi: o studia un poino, deh!
Beh, crediamo di aver reso l'idea. Per fortuna all'interno della redazione possiamo vantare diversi esperti nel settore citazioni, quindi non corriamo di questi rischi. Gentili lettori, vi invitiamo a fornirci ulteriori esempi che avvalorino questa campagna, siamo certi che non avrete difficoltà a trovarne. La nostra attività continuerà indefessa, e prontamente segnaleremo ciò che ci verrà sottoposto.

Ah già, il mondiale. Partite ne abbiamo viste poche (la redazione lavora senza posa, mica come voiartri!), l'impressione generale è stata quella di un torneo canonicamente noioso fino ai quarti, con un ringalluzzimento nelle fasi decisive, terminato con una finale immancabilmente deleteria per gli organi spermatogeni. Gli spunti sono stati molti, ma ne vogliamo sottolineare solo due, uno prettamente agonistico, l'altro più di costume. Aldilà del risultato finale, questi campionati del mondo hanno sancito la vittoria morale della Germania, compagine che ha usufruito del tifo sfegatato di tutta la redazione dal momento in cui abbiamo letto la formazione titolare (e la panchina) per la prima volta. Se si escludono un paio, massimo 3 eccezioni, tutti avevano meno di 26 anni, molti meno di 23, alcuni 20. E gioavano tutti sodo a pallone con un senso logico, con sicurezza tattica e con capacità tecnica! Uno spettacolo! Per quanto riguarda lo spunto extraagonistico, una denuncia contro il florilegio di inutili blog nati per spiegarci gli aspetti più multisfacettati (si legga le peggio cazzate) di questi mondiali sui siti dei principali quotidiani non solo sportivi. Blog di pochi post, e quei pochi di scarsissimo interesse e di nessuna originalità, sebbene l'originalità fosse ciò per cui erano nati (fornire analisi da punti di vista insoliti). Lo stesso dicasi degli approfondimenti etnosociologici dei cronisti pallonari RAI, ritrovatisi inaspettatamente senza un cazzo da fare in Sudafrica dopo la dipartita della rappresentativa azzurra (qualsiasi paragone con i cugini teutonici sarebbe insostenibilmente crudele).

Ultimo cenno
: non ci sono commenti nel merito dell'iniziativa, a dir poco sacrosanta, ma consentiteci una citazione (nella sua accezione più corretta) goliardica ma non per questo denigratoria: "OSTERIA NUMERO VENTIIIIIIIII..."