domenica 10 ottobre 2010

Messa in inglese (e molto altro)

Il giorno successivo alla pubblicazione del post precedente, il magico Tom Falck (sì, proprio lui, il tedesco che mi fece il colloquio presentandosi con magliettona color sabbia con evidente scritta "adidas" sul petto e sandalo di gommaccia dei cinesi con immancabile calzino) o non ti si presenta con una polo con sfondo bianco baroccamente adornato di un motivo grigio-verde-vinaccia, il tutto in tinte molto spente: degna dei miei migliori pigiami! No, amore, forse anche peggio, guarda.
Bimbi, la Messa in inglese è un'esperienza! Non tanto per la lingua, alla fine si capisce tutto, è abbastanza uguale alla Messa in italiano, quanto per alcuni dettagli che non sono sfuggiti all'occhio avido di spunti della redazione. Quindi il fatto che sia in inglese alla fine non è un parametro importante. Non avremmo dovuto dire "Messa in Inglese" ma "Messa ad Eindhoven". Vabbè. Quel che ho scritto ho scritto (questa è una citazione, ma in pochi mi aspetto che la colgano) (tanto per cambiare).
La prima cosa che fa il prete, canuto esemplare di mezza età dallo sguardo tra il furbo e l'allucinato, tipico degli stupratori di bambini, è quella di invitare i bambini più piccoli a seguire un paio di catechisti giovani sul retro della Chiesa dove... fanno dei disegni sul tema della Parola del giorno. Speriamo. Diciamo che, contestualizzato, l'inizio è evocativo. Fatto questo, il nostro comincia una breve introduzione alla liturgia del giorno con un "Bradesnìsters!" sbiascicato ma fiero e impostato. Tutte le sue parole sembrano pronunciate da un attore, il top si raggiunge quando sostituisce il nostro preghiamo con uno scanditissimo "Let - Us - Pray!", dove i trattini indicano delle pause che la scrittura può solo far intuire. Un bel personaggio, insomma.
Parlando di personaggi, non possiamo dimenticare Roberto, il chierichetto biologicamente 20enne ma 60enne nell'armadio. Ha origini spagnole e uno strano sguardo assente. L'ho conosciuto la prima domenica, dopo la celebrazione. Da lì ci salutiamo ogni volta, una volta ha anche buttato là una battuta agghiacciante, con tanto di ammiccamento finale, legata a una cosa che aveva detto il prete durante la Messa. Mah. Diciamo che se il prete fosse davvero un pedofilo, avremmo trovato la vittima. E, secondo me, tra poco si trasformerà in carnefice a sua volta. Quello sguardo assente un mi garba per niente.
Il coro dei ragazzi del gruppo internazionale (tutti neri e un indiano) è abbastanza strampalato, ma si vede che ci provano con impegno. Bravi deh, mi state simpatici. Ho anche cominciato a frequentare gli incontri dopo la Messa (ci sono 2 volte al mese). Dai, c'è di peggio, la discussione di oggi sulla figura di Maria è stata proficua. Avanti così. Tra l'altro ho scoperto che "Oh happy day!" è una canzone di chiesa. L'hanno cantata l'altra domenica all'offertorio. In realtà i canti li scelgono un po' a cazzo, nel senso che non è che facciano tanto caso ai vari momenti dell'Eucarestia, né alla Parola del giorno. Ma tanto anche in altre parrocchie ben più quotate fanno lo stesso, quindi non facciamo tanto gli stintignosi. E' evidente che non cito esempi per evitare dispute coniugali. Ma tanto sai di cosa parlo.
Ma la ciliegina arriva alla fine: dopo la Messa, cascasse il mondo, tutti si ritrovano in una stanzetta e c'è un piccolo rinfreschino (caffè, the, acqua, qualche pasticcino) e la gente sta lì a chiacchiera una mezzoretta. Ganzo deh. All'inizio ero scettico, dall'alto del mio puritanesimo, invece fanno ma bene, fa Chiesa abbestia.
Prima di gettarmi in una riflessione controversa e inspiegabile (nel senso che non pensiamo di riuscire a spiegarla, tanto più che ancora non è completamente definita neanche in seno alla redazione stessa), una notizia esilarante. Gli fa una sega ir contrappasso ai cauboi cileni, deh. La chiosa del presidente dell'organizzazione (v. la fine del trafiletto a destra) è poesia.
La riflessione, dicevamo. La scelta del ragazzo/a, compagno/a, fidanzato/a, marito (bravi, non ci siete cascati) /moglie è abbastanza cruciale per la vita, ed è altrettanto complessa e sfaccettata. Bisogna considerare il carattere, la compatibilità, i valori, l'aspetto fisico e tutta un'altra serie di cose. Bisogna inoltre considerare che sarebbe consigliabile che l'altro/a fosse consenziente, ma questo è un altro discorso. Nonostante ciò, l'unica classificazione applicata in modo rigoroso riguarda i gusti sessuali: si può essere etero o gay (la trattazione dei bisex, meglio noti come "tutto bono", esula dagli scopi di questo testo, la bieca esaltazione del piacere organico non è degna di essere analizzata). Stringi stringi, la prima selezione si fa in base al gusto sessuale. Poi, per carità, non mi verrebbe mai in mente di stare con una persona cattiva. Ma di sicuro non con un uomo. Poi, per carità, avrei difficoltà a stare con una persona che non mi attrae fisicamente. Ma di sicuro non con un uomo. Non ho una conclusione intelligente per questa riflessione. Rimane aperta, così, ma può essere uno spunto per una discussione, oppure può continuare a rimanere lì nel mondo delle riflessioni sterili. Del resto le riflessioni sterili hanno una loro dignità intrinseca in quanto esercizi del pensiero. (Boia deh).
Non perdetevi il prossimo post, che si preannuncia scoppiettante. Tags: strutture, comunicative, esperimento, sociale.

2 commenti:

lucia ha detto...

sei pregato di non infamare la mia fantastica parrocchia di santa lucia!
lì la messa, quella della gifra, è "bella cazzo" sempre!
ieri enrico, il teenager che te definisci rockandrollstar, mi ha chesto che canto fare con gli araldini ed io con massima scioltezza ho risposto: "fai che ti pare tanto le so tutte!"

p.s.non ho capito bene la cosa sui tuoi gusti personali, cmq io confermo a tutti che sono femmina, ci fosse qualcuno che ha dei dubbi...

La redazione ha detto...

Che tu le sappia tutte è fuori di dubbio (a parte qualche evergreen della tradizione), ma "Ogni mia parola" non è un canto da offertorio, e il giorno della moltiplicazione dei pani non si può cantare "Su ali d'aquila" alla Comunione, quando c'è tanto bello "Pane del cielo" (ma lì la gifra non c'era). E sono solo 2 esempi. Poi che la Messa sia cmq bella e animata è un altro discorso.

La cosa non era sui miei gusti personali, era una cosa un po' più generale, ma te vuoi sempre essere al centro dell'attenzione!